Le nostre vite sono fatte di spazi e di tempi, di luoghi e di momenti.
La consapevolezza è un luogo, nella nostra interiorità, in cui in un momento preciso, tutto diventa chiaro. Alla nostra coscienza diventa innegabile come il paradigma della prevaricazione di un essere vivente su di un altro sia inaccettabile. Perché nessuno di noi vorrebbe essere sfruttato, schiavizzato, ucciso. Questa è una certezza!
Quella supremazia di cui parte della società va fiera, ha generato un "noi" e un "loro": gli esseri umani e gli animali.
La realtà però ci ha insegnato e ci mostra tristemente che tra i "noi" e i "loro" della storia, c’è uno spazio pericoloso in cui si insinuano le peggiori aberrazioni.
In quello spazio che divide"noi" da "loro", c’è violenza e sofferenza. In quello spazio, lo specismo ha ridotto esseri viventi a cibo, a beni di consumo, a macchine produttive e ha messo in atto uno sterminio: l’olocausto animale.